...Armonia dell’insieme fra antico e moderno...
Soprintendente Modigliani, 1928 in approvazione del progetto di Muzio
All’ingresso dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, allineato sul filo stradale, si trova il Palazzo degli Uffici, che venne realizzato in tempi brevissimi. Ritmato su di un doppio ordine architettonico con arconi a tutto sesto fiancheggiati da lesene entro cui si dispongono ordinatamente le finestre, il nuovo edificio è interamente ricoperto di mattoni a vista: una scelta dettata dalla vicinanza della basilica ambrosiana, dalla volontà di differenziare il nuovo intervento dagli intonaci cinquecenteschi e anche dalla maggiore coesione dei mattoni stessi al cemento armato utilizzato per l’ossatura dell’edificio.
All’interno del suo corpo, in contrapposizione al rigore della tessitura del cotto, il grande portale d’ingresso (fig. 1) a tutta altezza è in granito bianco, dissimmetrico rispetto al palazzo, ma sull’asse del Chiostro dorico interno cui è collegato mediante un portico aperto in mattoni, il così detto cannocchiale prospettico.
Sopra il portale affiancato da quattro colonne sorgono la balconata all’altezza del marcapiano, la nicchia centrale timpanata che accoglie la scultura in bronzo di Cristo Re (fig. 2), la parte di torre a gradoni con la titolazione dell’Università, l’orologio e l’edicola della campana.
La posizione dominante della scultura, opera di Giannino Castiglioni, conferisce all’architettura un forte valore compositivo e volumetrico, en pendant con la statua del Sant’Ambrogio di Adolfo Wildt, collocata all’ingresso del vicino sacello del monumento ai caduti. Il palazzo degli Uffici veniva solennemente inaugurato il giorno della festa dell’Epifania del 1930 con un memorabile discorso dell’arcivescovo Ildefonso Schuster.
Il palazzo verrà ampliato fra il 1935 e il 1936 nell’edificio Franciscanum, proseguendo a ‘L’ in via Necchi. Subirà il bombardamento della notte del 15-16 agosto 1943 riportando ingenti danni proprio al centro della sua estensione longitudinale. La ricostruzione immediata comporterà alcune modifiche, come l’eliminazione della cappellina per gli impiegati al primo piano, dedicata alla Sacra Famiglia, ora sala Brasca.
Curiosità
La statua di Cristo Re era stata donata dagli aderenti all’Opera della Regalità di N.S. Gesù Cristo, dopo il primo anno dalla sua istituzione. La scultura introduce una nuova iconografia del Cristo Re, corrispondente al collegamento che in quegli anni la Chiesa stabilisce tra la regalità di Cristo e la riconquista della società. La solennità di Cristo Re, infatti, era appena stata introdotta da Pio XI con l’enciclica Quas primas l’11 dicembre 1925 a sottolineare la signoria di Cristo sul tempo e sulla storia, un primato che Giannino Castiglioni interpreta ridando al Cristo la maestà dei Cesari, accresciuta dalle potestà di maestro e di pastore benedicente, con la corona di spine oltre che con la corona regale.
Approfondimenti
Giannino Castiglioni (1884-1971)
L’autore della statua del Cristo Re fu scultore, pittore e medaglista italiano. Diplomatosi all’Accademia di Brera nel 1906, partecipò nello stesso anno all’Esposizione Internazionale di Milano. Aprì un suo studio e si dedicò essenzialmente alla scultura e alla medaglistica partecipando a numerose mostre sia in Italia che all’estero.
Entrance
...Overall balance between historic and modern...
Superintendent Modigliani, 1928, in approval to Muzio’s project
At the entrance of the Università Cattolica, in line with the street, is located the Palazzo degli Uffici, which was built in a very short time.
Regular, designed with a double architectural order with pointed arches flanked by pilasters alternated with windows, the new building is entirely covered with exposed bricks: a choice dictated by the proximity of the Ambrosian Basilica, by the will to differentiate the new intervention from 16th century plasters and also by the great cohesion between the bricks themselves and the reinforced concrete used for the framework of the building. Inside the building, in contrast to the rigour of the weaving of the cotto tiles, the big entrance gate (fig. 1) is in white granite, unsymmetrical in comparison with the rest of the building, but aligned with the axis of the inner Doric Cloister, to which it is connected by an open brick colonnade, the so-called telescopic perspective.
Above the gate flanked by four columns, there are the balcony on string course level, the central niche with a tympanum housing the bronze sculpture of Christ the King (fig. 2), the part of terraced tower with the name of the University, the clock and the niche of the bell.
The dominant position of the sculpture by Giannino Castiglioni gives the building a strong compositional and volumetric value, matching the statue of St. Ambrogio by Adolfo Wildt, placed at the entrance of the War Memorial nearby. The Palazzo degli Uffici was solemnly inaugurated on Epiphany Day in 1930 with a memorable speech by Archbishop Ildefonso Schuster. The building was expanded between 1935 and 1936 in the Franciscanum Building, in the shape an “L” in Via Necchi. The Palazzo was bombed the night between 14th and 15th August 1943, suffering serious damage precisely at the centre of its longitudinal extension. The immediate rebuilding implied some changes, such as, for example, the removal of the little Sacred Family Chapel for clerks on the first floor, now named the Brasca Room.
Fun Fact
The statue of Christ the King had been donated by the members of the Association for the Kingship of Our Lord Jesus Christ, after the first year of its creation. The sculpture introduces a new iconography of Christ the King, corresponding to the connection established by the Church in those years between Christ’s Kingship and the reconquest of society. The Feast of Christ the King had just been introduced by Pope Pious XI through his encyclical “Quas primas” on 11th December 1925 to emphasise the kingship of Christ on time and history. Giannino Castiglioni interprets such primacy as giving back to Christ the majesty of the Caesars, increased by the power of Master and blessing Shepherd, with his crown of thorns as well as his royal crown.
In depth
Giannino Castiglioni (1884-1971)
The author of the statue of Christ the King was an Italian sculptor, painter and medallist. He graduated in 1906 at the Accademia di Brera and, in the same year, took part to the International Exhibition in Milan. He opened his own studio and devoted himself mainly to sculpture and medal design, participating in several exhibitions, both in Italy and abroad.