Università Cattolica del Sacro Cuore

Facoltà di Scienze politiche e sociali

Lo scorso 22 novembre la Facoltà di Scienze politiche e sociali ha ospitato il prof. Ugo Villani, Presidente della Società Italiana di Diritto Internazionale e di Diritto dell'Unione Europea, per una Lectio Magistralis dal titolo "Il processo di integrazione europea a 60 anni dai Trattati di Roma: il momento attuale".

Introducendo la Lectio, sia il prof. Guido Merzoni, Preside della Facoltà, che il prof. Andrea Santini, titolare dell'insegnamento di Diritto dell’Unione europea, hanno sottolineato che questa non ha solo valenza celebrativa dei 60 anni dalla firma dei Trattati di Roma, ma cade in un momento di particolare importanza per il processo di integrazione europea. Infatti, dopo un decennio nel quale si sono succedute diverse crisi (dal fallimento del Trattato costituzionale, alla crisi economico-finanziaria, a quella migratoria, fino alla Brexit), nel 2017 ci sono stati importanti segnali di rilancio del progetto europeo, sia sul piano della riflessione istituzionale sul futuro dell'Europa, sia sotto il profilo delle realizzazioni concrete, tra cui il recente avvio di due forme di cooperazione rafforzata riguardanti, rispettivamente, la Procura europea e la materia della difesa.

Nella sua ampia e articolata Lectio, il prof. Villani ha innanzitutto ripercorso le principali tappe del processo di integrazione, dalla originaria dimensione economica, centrata sulla realizzazione di un mercato comune, fino a una più compiuta dimensione politica, attestata dall’introduzione della cittadinanza europea e dall’enunciazione della dignità umana, della libertà, della democrazia, dello Stato di diritto e del rispetto dei diritti umani fondamentali come valori fondanti dell'Unione. Passando poi in rassegna le diverse crisi degli ultimi anni, Villani ha osservato come alcune delle misure adottate per fronteggiarle – misure imputabili, per la verità, più ai governi degli Stati membri che all'Unione – abbiano avuto l’effetto di indebolire proprio quei valori fondanti. Da questi, ha concluso Villani, è dunque necessario ripartire per un rilancio del processo di integrazione che riaffermi, in linea con la sua storia, la centralità della persona.